“Davvero il Signore è risorto!” (Lc 24,34). È questo il grido di gioia dei primi discepoli di Gesù e dei cristiani di tutti i tempi. In questa luce ritrova il suo vero significato anche l’esperienza del morire umano. Per chi guarda al Cristo glorificato, la morte non è la fine di tutto ma il passaggio all’incontro con lui e quindi alla pienezza della vita. “Ai tuoi fedeli – recita la preghiera liturgica – la vita non è tolta, ma trasformata”.
La Celebrazione delle Esequie è un momento di grande rilevanza sotto il profilo umano.
È soprattutto, per noi, l’occasione per testimoniare la visione cristiana della morte nei suoi vari aspetti: annuncio che i nostri morti sono vivi in Cristo e condividono la gioiosa comunione dei santi…
Data l’importanza e la delicatezza del momento è importante che la scelta per le modalità della celebrazione avvenga direttamente tra i familiari e la Parrocchia.
La nostra comunità accompagna i nostri fratelli defunti con la preghiera e il ricordo nelle S. Messe dei Sabato e delle Domeniche successive alla celebrazione delle esequie e nella S. Messa di ogni primo lunedì del mese alle ore 18 per tutti i defunti del mese precedente.
Visto un clima di smarrimento e la difficoltà, nel momento del dolore a cogliere la proposta della celebrazione cristiana in un contesto di fede e di preghiera ribadiamo alcune norme tratte dal “Direttorio diocesano per la celebrazione delle esequie” ( 23 giugno 2017 ) .
1. Siano i parenti a rivolgersi alla Parrocchia per la richiesta della celebrazione delle esequie.
2. È lodevole far precedere la celebrazione delle esequie da un momento di preghiera, veglia o rosario, che si terrà in Parrocchia in orario da concordare ( in genere al termine della S. Messa vespertina ) .
3. Non è consentita la celebrazione delle esequie, con o senza l’eucaristia, presso le sale del commiato. Al massimo si potrà benedire la salma solo nel caso in cui seguirà la celebrazione delle esequie.
4. Eventuali interventi a ricordo del defunto si potranno fare al termine della celebrazione solo fuori la Chiesa o al cimitero.
5. Ricordiamo che non è buona pratica cristiana trattenere le ceneri presso la propria abitazione ne disperderle in qualunque modo.