Festa di S. Biagio, vescovo e martire
Al termine delle S. Messe benedizione della gola e distribuzione del panettone benedetto
Il 03 Feb 2018
Pubblicato da Parrocchia Santa Maria Nuova il 26 Gen 2018.

STORIA

San Biagio era un medico armeno, vissuto nel III secolo d.C.: si narra che compì un miracolo quando una madre disperata gli portò il figlio morente per una lisca conficcata in gola. San Biagio gli diede una grossa mollica di pane che, scendendo in gola, rimosse la lisca salvando il ragazzo. Inutile aggiungere che, dopo aver subito il martirio, Biagio venne fatto santo e dichiarato protettore della gola.

Leggenda contadina

Il legame con la città di Milano arrivò molto più tardi ed è riferito a una leggenda contadina: una massaia prima di Natale portò a un frate un panettone, perché lo benedicesse. Essendo molto impegnato, il frate – che si chiamava Desiderio ed era evidentemente molto goloso – le disse di lasciarglielo e passare nei giorni successivi a riprenderlo.
La donna se ne dimenticò e frate Desiderio, dopo averlo benedetto, iniziò a sbocconcellarlo, finché si accorse di averlo finito. La donna si ripresentò a chiedere il suo panettone benedetto proprio il 3 febbraio, giorno di San Biagio: il frate si preparò a consegnarle l’involucro vuoto e a scusarsi, ma al momento di consegnarglielo si accorse che nell’involucro era comparso un panettone grosso il doppio rispetto a quello originale.
Il  miracolo fu attribuito a San Biagio, che diede il via alla tradizione di portare un panettone avanzato a benedire ogni 3 febbraio per poi mangiarlo a colazione con la famiglia per proteggere dai malanni della gola. 

Il Natale dell'anno successivo molti milanesi portarono a Desiderio i loro panettoni da benedire, sperando di vederli moltiplicati. Ma i miracoli non operano così, quindi Desiderio si limitò a benedire tutti i panettoni assieme e poi consigliò di avanzarne una parte da consumare il 3 febbraio.

 

 

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