Viviamo in un mondo piccolo.
Chiuso dalle pareti delle nostre case, dai confini dei nostri schermi telefonici, limitati dal nostro egocentrismo.
Ma il Natale è tutto il contrario: apertura, dono, dialogo.
Per questo vogliamo riflettere, guardando il Presepe, sulle parole di Papa Francesco che ci invita ad “abbattere i muri del cuore per costruire ponti di dialogo”.
I ponti, come i muri, sono fatti da tanti piccoli mattoni, tante piccole azioni quotidiane che costruiscono, nel bene o nel male, la nostra identità rispetto agli altri. È dunque un processo lento che richiede impegno e pazienza, ogni giorno.
Ci piace pensare che la ricostruzione del ponte possa avvenire con gli stessi mattoni del muro abbattuto: un buon architetto sa, partendo dallo stesso materiale, costruire bene o male. Così pure tutti noi abbiamo la possibilità, con gli stessi mattoni, di decidere se erigere muri che ci separano dagli altri o ponti che ci avvicinano.
Gesù che nasce abbatte il muro della nostra indifferenza e crea un ponte che arriva dritto al nostro cuore, la nostra parte più preziosa. Se percorriamo lo stesso ponte nella Sua direzione, avremo la forza per costruire altri ponti che ci portino verso i fratelli.
La sagoma del ponte sullo sfondo apre verso due direzioni: destra e sinistra, cioè ovunque accanto a noi.
Solo così non avremo più confini: apriremo le porte delle nostre case, apriremo un dialogo diretto con le persone, apriremo il nostro cuore agli altri.
Allora sarà davvero Natale. Auguri!!!